IL SANTUARIO E LE ORIGINI DELLE FESTE DECENNALI

Santuario della Madonna delle Cornelle

Dal 31 agosto all’8 settembre 2019 la Parrocchia di San Michele Arcangelo a Provaglio Val Sabbia celebra le feste decennali dedicate alla “Madonna delle Cornelle”. In suo onore, sulla strada che da Teglie entra in Livrio, s’innalza uno splendido santuario con una cupola settecentesca, un portico suggestivo con una lunetta che rappresenta uno dei più grandi ex voto dell’Italia settentrionale. Essa ci riporta a un momento drammatico della guerra di successione spagnola (1700-1714), quando la provincia di Brescia fu dilaniata dallo scontro fra le truppe imperiali austriache e quelle francesi. I soldati, che raramente prendevano il “soldo” pattuito, si arrangiavano arraffando tutto quello che trovavano. Devastarono Salò, i vigneti della Valtenesi, i paesi del fondo valle. Gli abitanti di Provaglio si rivolsero alla Madonna e furono risparmiati.
Nell’ex voto sono raffigurati, dal lato meridionale verso Teglie, militari con giubbe rosse, probabilmente i francesi, dal lato settentrionale verso Treviso Bresciano, militari con uniformi bianche, probabilmente gli imperiali. Al centro si svolge la processione verso il santuario, mentre ai margini del dipinto si scorgono i contadini in fuga che cercano di mettere in salvo i loro miseri averi e il bestiame. La Madonna avrebbe impedito agli eserciti di entrare in Provaglio, come recita la scritta: “L’anno 1706, primi di giugno, furono foraggiati li circonvicini paesi da Francesi ed Alemanni e tentando di venire a Provaglio, per grazia di questa Sacra Immagine da questi parrocchiani invocata, non poterono mai passar li confini".

Ex voto realizzato nel 1758

L’affresco fu fatto più di cinquant’anni dopo, nel 1758, come attesta la data. Le feste decennali sono legate a questa esperienza di liberazione e protezione, anche se la loro origine e la loro ricorrenza nel nono anno meriterebbero un’indagine accurata. Si può pensare che la prima guerra mondiale, durata dal 1915 al 1918, abbia indotto a spostare le festività nel 1919. L’8 e il 9 settembre di quell’anno, ormai cento anni fa, si svolse effettivamente una grande celebrazione in onore della Madonna. È anche possibile che le feste decennali siano precedenti all’evento ricordato dall’ex voto, poiché lo splendido affresco Antonioli della Vergine con bambino reca la data del 1559.

In ogni caso, benché le origini siano così lontane, il sentimento è più vivo che mai. Nelle frazioni di Livrio e Arveaco si preparano, nei lunghi mesi invernali, addobbi e fiori. Poi, come d’incanto, il paese si trasforma coniugando arte e devozione in una mirabile armonia di forme e colori. Le famiglie hanno confezionato a mano molte migliaia di fiori di carta in una stretta collaborazione coi vicini perché ogni via abbia la propria impronta, le proprie decorazioni, i propri colori e ne venga un accordo capace di toccare i cuori.